A Fucine la Val di Sole si articola in due rami: uno sale al Tonale , l’altro si apre in direzione nord- ovest formando la Val di Peio, localmente detta "La Valeta". Fin dall’inizio della valle si può vedere il paese di Peio, appollaiato ai piedi di alte montagne coperte di neve e circondato da ricchi boschi di conifere. L’orizzonte è occupato dalla massiccia mole innevata del Vioz (mt. 3644) su cui spiccano il rifugio e la chiesetta in muratura più alta d’Europa. Poco sopra il paese, in una fitto bosco di larici troviamo il colle di S. Rocco con la caratteristica chiesetta. L’area antistante, durante il primo conflitto mondiale vide la sepoltura di un centinaio di caduti del fronte del S.Matteo. A ricordo di quei caduti resta ora l’alta piramide in pietre sormontata dall’aquila imperiale. Il colle è ora "Parco degli alpinisti": una lapide, che originariamente era stata posta dalla Sezione SAT Cevedale, ricorda in questo luogo le guide alpine della Valeta. Da alcuni anni in paese è aperto un piccolo museo dove sono esposti cimeli della prima guerra mondiale. Ai piedi di Peio, all’inizio della valle troviamo da una parte Comasine e sulla sponda opposta Strombiano e Celentino. Troviamo poi Celledizzo e quindi Cogolo, capoluogo comunale. All’inizio del paese troviamo una incisione su legno che ci ricorda che siamo entrati nel Parco Nazionale dello Stelvio. Il paese sorge nell’area pianeggiante alla confluenza delle valli laterali della Mare e del Mont. All’inizio della Valle di la Mare si incontra la chiesetta di Pegaia , unica testimone dell’antico abitato di minatori, distrutto ai primi del XV secolo. Seguendo la strada si accede a Malga Mare dove hanno inizio numerose escursioni nella zona del Cevedale. Seguendo invece la strada principale arriviamo a Peio Fonti dove sgorgano, nella rinnovata struttura, le famose acque minerali. Da qui partono anche gli impianti di risalita, che portano fino ai 2400 mt. del Doss dei Gembri . Addentrandoci in Val del Mont a poca distanza da Peio Fonti troviamo i ruderi del forte austriaco Barbadifiore. La strada arriva fin sotto il bacino artificiale di Pian Palù. Da qui partono numerosi sentieri verso la zona del S.Matteo o verso il gruppo del Redival.
Come già ricordato gran parte del territorio comunale fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio. La manutenzione dei sentieri all’interno dell’area protetta è curata dal Parco stesso. La segnaletica dei sentieri del catasto SAT oltre al nome dei luoghi in colore giallo richiamerà anche i colori bianco e rosso e il numero del sentiero.
Come già ricordato gran parte del territorio comunale fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio. La manutenzione dei sentieri all’interno dell’area protetta è curata dal Parco stesso. La segnaletica dei sentieri del catasto SAT oltre al nome dei luoghi in colore giallo richiamerà anche i colori bianco e rosso e il numero del sentiero.
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Bibliografia di utile consultazione per la zona della Val di Peio
Sentieri e rifugi della zona del Cevedale – Edito da Tommaso Gozzetti e dalla SAT di Peio (1976)
Gruppo del Cevedale e Val di Peio – Gianfranco francese (1982)
Guida dei sentieri e rifugi Trentino Occidentale – Valcanover/Deflorian – Ediz. SAT
Conoscere la Val di Sole – Istituto Geografico De Agostini – A.P.T. Val di Sole, Peio e Rabbi