Questo sentiero, costruito nella sua parte alta insieme al rifugio, è, tra gli itinerari di facile percorribilità, quello che raggiunge la quota più elevata. Inizia con una ripida stradina asfaltata che dalla chiesa di di Peio (m. 1579) va al dosso di S.Rocco dove è stata eretta una chiesetta ai caduti di tutte le guerre. Continua con un tratto nei prati e tra boschi di conifere sparse, supera le baite di Valasiccia, incorcia il sentiero per Malga Mare e arriva a Malga Saline (m.2089). Tra gli ultimi larici ed i pascoli adibiti a piste da sci, raggiunge il Filon degli Uomini e lo supera per aggirare il dosso di Cima Vioz dove incrocia il sentiero che arriva dal Doss dei Gembri, stazione di arrivo della seggiovia. L'ambiente si fa ora più severo ed il sentiero, dopo aver superato un piccolo ricovero in sassi, si snoda sul versante orientale prima e su quello occidentale poi, dal quale si vede l'intera Val de la Mite con il suo laghetto smeraldino. Superata quota 3000, torna sul versante Est per affrontare il tratto esposto del Brik, dove c'è una fune di sicurezza, anche se il tracciato non presenta nessuna difficoltà. Dalla selletta in poi il sentiero risale il versante Sud del Monte Vioz e con una serie di serpentine e qualche chiazza di neve arriva al rifugio Mantova (m. 3535). A poca distanza la cima (m. 3644).
Tempo di percorrenza: 6 ore
Il percorso può essere accorciato utilizzando gli impianti che partendo da Peio Fonti portano fino al Doss dei Gembri.
Tempo di percorrenza: 3 ore
 
Con l'apertura delle funivia che arriva a Peio 3000 il percorso può essere ulteriormente accorciato.
 
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30