DIFFICOLTA’ ESCURSIONISTICHE

Le difficoltà dell’impegno richiesto dagli itinerari escursionistici sono rappresentate da quattro sigle secondo la scala CAI. Questa classificazione definisce chiaramente il limite tra difficoltà escursionistiche e alpinistiche, ed è utile per distinguere il diverso impegno richiesto da un itinerario.
 


T TURISTICO

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
 

E ESCURSIONISTICO

Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce su terreno vario )pascoli, pietraie, detriti), di solito con segnalazioni. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati. Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (cavi, scalette, pioli) che però non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, ecc). Richiedono un certo senso d’orientamento, una certa conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.

EE ESCURSIONISTICI ESPERTI

 Itinerari generalmente segnalati ma che richiedono capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervi e infido (pendii ripidi, scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, roccia, detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Restano esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci. Necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbrago, ecc).

EEA ESCURSIONISTI ESPERTI CON ATTREZZATURA

Si tratta di percorsi attrezzati o vie ferrate. Si usa questa sigla al fine di avvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

DIFFICOLTA’ SCIALPINISTICHE

 

Per le ascensioni scialpinistiche vengono usate le sigle della scala Blachère, che valuta nel suo insieme l’itinerario con riferimento alla capacità tecnica dello sciatore.
MS itinerario per sciatore medio ( che padroneggia pendii aperti di moderata pendenza)

BS itinerario per buon sciatore (che è in grado di curvare e di arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto, su  pendii inclinati fino a 30°, anche con condizioni di neve difficili.

OS itinerario per ottimo sciatore (che ha un’ottima padronanza dello sci anche su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati).

L’aggiunta della lettera A indica che l’itinerario presenta anche caratteri alpinistici. In questo caso occorre attrezzatura adeguata.